Il percorso accompagna i partecipanti alla scoperta di come la produzione locale e distribuita possa diventare un motore di trasformazione per le città, sostenendo modelli di economia circolare e favorendo nuovi modi di vivere e produrre negli spazi urbani. Si parte dal concetto di manifattura urbana, analizzando strategie di riconversione degli spazi industriali e approcci innovativi per affrontare fenomeni come la contrazione urbana. A partire da una base teorica solida, che include i principi di sostenibilità, il Rapporto Brundtland e il Doughnut Economy Model, il percorso propone una lettura critica del ruolo che i sistemi produttivi possono assumere all’interno del tessuto cittadino. Viene presentato il modello LAUDS (Local, Accessible, Urban, Digital, Sustainable) come riferimento per la creazione di fabbriche locali capaci di valorizzare le risorse del territorio, ridurre i costi e l’impatto ambientale dei trasporti, favorire la personalizzazione e la co-progettazione, e rafforzare il carattere urbano come spazio di collaborazione. Attraverso esempi concreti come print farms e fabbriche di stampa 3D urbane, i partecipanti esploreranno la rete Fab City, intesa come infrastruttura globale per l’innovazione distribuita. Il percorso si conclude introducendo il “full stack approach”, un sistema multilivello che integra città, piattaforme, istruzione e infrastrutture per trasformare i contesti urbani in veri ecosistemi produttivi sostenibili.
Durante il percorso imparari a:
- comprendere il significato di manifattura urbana e la sua importanza per la circular economy;
- conoscere i principi del progetto LAUDS Factories e le sue cinque dimensioni (Local, Accessible, Urban, Digital, Sustainable);
- analizzare i vantaggi della produzione locale: riduzione dei trasporti, uso di risorse locali, co‑progettazione e personalizzazione;
- esplorare l’ecosistema Fab City e il concetto di full stack approach;
- valutare esempi di print farms e altre iniziative urbane per la produzione additiva.